Parole a doppio senso sessuale

Molte parole di uso comune sono un doppio senso, spesso sessuale, nella lingua italiana! Quali parole sono? Come possiamo non creare situazioni di imbarazzo? Vediamolo insieme! 😉

La lingua italiana è molto varia e gli italiani amano molto scherzare e trovare occasioni per farlo è un gioco da ragazzi. Le compagnie giovani e allegre, molto spesso, avvicinano lo scherzo a situazioni sessuali, a parti del corpo e altre cose “imbarazzanti”.

Sempre senza cadere nella volgarità vi voglio insegnare alcune parole di uso comune che possono generare doppi sensi o allusioni tra gli italiani spesso senza che lo straniero che le pronuncia capisca il perché.

Molte di queste parole le possiamo trovare tra le verdure e i frutti. Sì, avete capito bene: le verdure e i frutti che compriamo ogni giorno al supermercato.

La patata

la patata

La prima di queste verdure sono le patate. Se usate questa parola al singolare (la patata) è quasi automatico il suo doppio senso in allusione con una parte del corpo femminile. La regola per non cadere nel doppio senso è sempre usare questa parola al plurale, specialmente se diciamo che questa verdura ci piace, se la mangiamo ecc.

I piselli

I piselli

L’equivalente per il corpo maschile sono i piselli. Anche queste verdure devono essere nominate esclusivamente al plurale per non cadere nel doppio senso.

Abbiamo poi altre due categorie che possono, in certe situazioni, avere un doppio senso sessuale per le donne (le pere) e per gli uomini (un tipo di castagne chiamate “marroni” ). In questo caso è bene usare al singolare queste parole.

Se avete usato queste parole non preoccupatevi, non siete stati volgari. Anche i bambini usano questi termini ed è così che molti genitori spiegano agli stessi bambini la differenza tra ” bambino ” e ” bambina” . E’ però molto importante conoscere queste cose per evitare di trovarsi in situazioni imbarazzanti! 🙂

 

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