Vi sono molti casi in cui, prima di discutere dello ius soli oggi molto dibattuto, sia chiara l’appartenenza di uno straniero all’Italia. E’ il caso dei migliaia di stranieri che, arrivati in Italia bambini, non solo hanno risieduto legalmente più di 10 anni ma che abbiano in Italia finito il proprio percorso di studi. Soprattutto per loro si può porre il quesito se sia uguale essere stranieri risiedenti e non obbligati al rinnovo del permesso ed essere cittadini.
La risposta è no! Vi sono alcune differenze importanti che differenziano il cittadino italiano dallo straniero regolarmente risiedente e in possesso di carta di soggiorno. Per molti stranieri infatti il non dovere rinnovare il carta di soggiorno è già visto come un arrivo, come un traguardo.
In cosa è diverso essere cittadini italiani dall’essere stranieri in possesso di carta di soggiorno?
- Residenza europea. Come cittadini italiani anche se “nuovi” potrete non solo muovervi per turismo ma anche decidere di spostare la vostra residenza in un altro Paese europeo.
- Turismo agevolato. Come cittadini italiani potrete beneficiare di tutti quegli accordi bilaterali che agevolano il turismo. Potrete andare, ad esempio, negli Stati uniti per un periodo massimo di 90 giorni senza visto.
- Doppia cittadinanza. L’Italia non obbliga i propri cittadini a rinunciare ad altre cittadinanze.
- Per tutti i parenti sarà più facile ottenere un visto che poi verrà convertito in permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare senza il nulla osta della Questura.