Criteri di correzione esame B1 orale per la cittadinanza

La pandemia ha modificato anche gli esami di certificazione della lingua italiana B1 validi per l’ottenimento della cittadinanza. Come vengono valutati questi esami? Vediamolo insieme!

Molti candidati non riescono a superare la certificazione B1 valida per la lingua italiana orale. Per la pandemia, infatti, la maggior parte delle Università certificatrici della lingua italiana (Siena, Perugia) hanno introdotto le certificazioni orali.

Ma come vengono valutati in candidati? Molti vivono in Italia da molti anni e, nonostante questo, non passano l’esame. Come è possibile?
Ecco i criteri di valutazione, decisi dall’Università, che tutti dovrebbero conoscere prima di iscriversi all’esame.

Innanzitutto c’è il criterio dell’efficacia della comunicazione. Parlare una lingua è come un postino che porta una lettera: nella lettera c’è il nostro messaggio. Se chi ci ascolta non capisce il nostro dialogo non è efficace.

Al punto numero 2 possiamo invece trovare la correttezza morfosintattica, quanto il nostro modo di parlare rispetta le regole grammaticali e le regole logiche. C’è poi il punto 3 che parla di ricchezza del lessico. Parliamo sì, ma come? Usiamo solo 2 forme verbali e 3 parole o dimostriamo di conoscere tutta la grammatica di B1? All’ultimo punto vi è anche la pronuncia e l’accento anche se per 1 punto solo del risultato.

Vuoi sapere esattamente come sono calcolati i punteggi dall’Università? Scarica subito il file ufficiale con i criteri di valutazione dell’esame B1 orale! Clicca Qui!

Ecco il mio video su questo tema

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