L’occasione per i più attenti è sempre alle porte: acquistare capi firmati e non praticamente ancora in stagione a prezzi molto più convenienti! Arrivano i saldi! Attenzione, ogni regione ha regole e date di inizio diverse e i furbetti non mancano mai.
Se siete dei consumatori attenti e vi piace rinnovare periodicamente il vostro guardaroba, i saldi sono per voi. Svendite con tagli fino al 70% troneggiano su ogni vetrina. Il black friday, il venerdì nero con svendite nato in America è stato solo un aperitivo, i saldi in Italia sono lunghi e praticamente ancora in stagione. Ma quando iniziano ufficialmente i saldi invernali 2020? Perché i saldi hanno date diverse di regione in regione? Intanto perché la data ufficiale di inizio è sempre fissata regionalmente con una decisione alla quale partecipa la confesercenti. Quest’anno le prime regioni ad iniziare sono Valle d’Aosta, Basilicata e Sicilia con inizio il 2 gennaio 2020 mentre tutto il resto d’Italia comincerà le svendite il 4 gennaio. Quanto dura il periodo dei saldi? Anche qui vi sono differenze sostanziali tra regione e regione. Si va da un minimo di due settimane in Trentino Alto Adige fino ai 3 mesi per Campania e Veneto.
Qual è la spesa media pro-capite che gli italiani faranno durante i saldi invernali in Italia? Il Centro studi di Confcommercio ha stimato che la spesa pro capite si aggirerà intorno ai 324 euro per famiglia, circa 140 euro a testa per un volume di affari complessivo di circa 5 miliardi di euro.
Attenzione alle fregature! Più volte in questo blog abbiamo parlato della furbizia di alcuni italiani e dei vari tentativi di truffare specialmente se l’interlocutore è straniero. Come è possibile non essere truffati nei saldi? Qual è la truffa più frequente? Ovviamente la fregatura più comune è il gonfiare, da parte del negoziante scorretto, il prezzo originale del capo ma non solo. Si possono aggiungere regole contra legem come ad esempio l’impossibilità di restituire, si può inserire merce avanzo di magazzino spacciandola per la collezione in corso eccetera.
Chi può salvare il consumatore ignaro dal pericolo di una truffa?
Ovviamente il il Codacons, l’associazione per i diritti dei consumatori, con un decalogo di regole da conoscere prima di avventurarci nei saldi.
- Lo scontrino. Non buttarlo mai! Un bene venduto nel periodo dei saldi può essere cambiato se difettoso e, qualora fosse esaurito, avete diritto alla restituzione dei soldi a prescindere da quello che dichiari il negoziante. Sono molti infatti a dire che non è possibile cambiare un prodotto in saldo ma questo non è vero;
- La Collezione 1970/71. I fondi di magazzino non possono fare parte dei saldi! Alcuni negozianti scorretti infatti cercano di rifilare, sotto la dicitura “saldi” articoli stravecchi e non della stagione in corso. La legge invece dice che la merce sottoposta a saldo deve fare parte della collezione in corso;
- Cosa vi serve? Fate una lista di cosa vi interessa prima dei saldi. Fatevi una bella passeggiata in centro e telefonino alla mano fotografate o segnatevi i prezzi degli articoli che vi interessano. Sarà questa la prima prova di una svendita contraffatta;
- Idee chiare. Entrate in un negozio con un’idea chiara di cosa vi serve e cosa volete. Questo farà sì che acquisterete davvero ciò che vi serve senza il rischio di trovarvi con la borsa piena di cose inutili;
- Regalato? Uno sconto troppo alto in presenza di troppa merce (oltre il 50 %) dà sempre origine a legittimi dubbi di lealtà;
- La fiducia! Fate i vostri acquisti nei negozi che conoscete bene e dove vi servite sempre. Il negoziante di fiducia non perderà mai la faccia con un cliente affezionato per guadagnare 10 euro in più;
- No confronto? Non compro! Diffidate dai negozi che non espongono i prezzi vecchi in confronto. E’ una regola quasi uniforme e invoglia il cliente all’acquisto. Attenzione però a non cadere nella sindrome da shopping compulsivo, anche un’offerta imperdibile può rivelarsi inutile se il capo in questione non vi serve o non vi piace;
- Posso provarlo? Non vi è un diritto a provare il capo, dipende da negoziante a negoziante. Se non è possibile provare il capo è un campanello di allarme per cambiare negozio;
- Prende la carta? La carta di credito è ormai obbligatoria per tutti i negozi, diffidate da chi non la prende o vi accolla oneri o percentuali extra;
- Eppure mi hanno fregato…Nonostante tutto siete sicuri di avere subito una fregatura? Chiamate i vigili urbani o rivolgetevi al Codacons!
Fabio Boero