La regolarizzazione degli immigrati senza documenti è uno dei temi più caldi della politica italiana durante il corona virus. Cosa prevede la bozza del nuovo decreto? Quali possibilità ci sono per italiani e stranieri? Vediamolo insieme!
L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha portato alla ribalta alcune situazioni di difficoltà e disagio. Moltissimi stranieri lavorano ogni giorno senza documenti e in condizioni igienico sanitarie inaccettabili per un Paese europeo. Questo accade da decenni nell’indifferenza di tutti.
Se è vero che l’Italia ha, da decenni, una crisi molto alta del lavoro che costringe molti italiani a lasciare il proprio Paese per recarsi altrove, è altresì vero che vi sono settori in perenne ricerca di personale che molto spesso proviene da altri Paesi e resta imprigionato nella semi schiavitù del caporalato e del lavoro nei campi.
Il governo cerca di dare una possibilità ai tanti stranieri che lavorano in due settori molto importanti e che saranno quelli oggetto di regolarizzazione:
- Settore dell’agricoltura e della filiera ad essa legata;
- Settore dei servizi di cura della persona come colf, badanti ecc.
Per poter rientrare nella regolarizzazione sono necessari alcuni requisiti:
1.Essere in Italia da prima dell’8 marzo 2020 ed avere già registrato le proprie impronte digitali negli uffici di pubblica sicurezza;
2. Non essersi allontanato dall’Italia
Per tutti gli stranieri impiegati irregolarmente nei settori sopra menzionati (agricoltura e cura della persona) vi è la possibilità di fare istanza per ottenere, immediatamente, un permesso di soggiorno provvisorio che potrà poi essere convertito.
Chi può fare l’istanza per ottenere il permesso di soggiorno provvisorio?
- Il datore di lavoro. Il datore di lavoro può portare allo scoperto una situazione irregolare redigendo un regolare contratto e regolarizzando l’immigrato. A fronte di questa auto denuncia sarà attivato uno scudo penale e amministrativo che eviterà al datore di lavoro di finire sotto processo. Il datore di lavoro, è bene ricordarlo, non deve essere per forza solo cittadino italiano. Egli può essere anche un cittadino europeo o uno straniero legalmente residente in Italia dotato di permesso ue di lunga durata.
- Il lavoratore. Può anche essere lo stesso lavoratore a portare alla luce la sua situazione all’autorità qualora il datore di lavoro resti inerte.
Quali datori di lavoro possono beneficiare di questa regolarizzazione?
La possibilità è riservata alle sole persone che non siano state condannate nei precedenti 5 anni per reati connessi all’immigrazione quali il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione eccetera.
Quali stranieri possono beneficiare di questa regolarizzazione?
Possono beneficiare di questa regolarizzazione 2020 tutti gli stranieri arrivati in Italia prima dell’8 marzo 2020 che lavorino nei settori dell’agricoltura e della cura della persona.
Quali stranieri non possono beneficiare di questa regolarizzazione?
Non possono beneficiare delle procedure di regolarizzazione gli stranieri che:
- Siano oggetto di provvedimento di espulsione;
- Siano stati giudicati pericolosi per la comunità;
- Siano stati giudicati colpevoli (anche con sentenza ancora provvisoria) di un reato grave tra quelli elencati dall’art. 380 cpp.
La procedura di regolarizzazione è gratis?
No, per la pratica è previsto un contributo forfettario di 400 euro.
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